11-01-2013 - Interviste

2012 i progetti di Servizio Civile di A.P.S.S.

Tutti pazzi per la musica... - Contaminazione è bello!

 


Due i progetti di Servizio Civile conclusi nel 2012 dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, che hanno visto protagonisti Emanuele Girardi, Paola Merli, Arianna Cavalletti e Francesca de Pretis, rispettivamente in Tutti pazzi per la musica ... al servizio di salute mentale di Trento! e Madonna Bianca, 14 Torri, una casa del sole. Contaminazione è bello!

L’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari è un ente di diritto pubblico strumentale della Provincia Autonoma di Trento, a cui è affidata in via principale la tutela della salute. Più in particolare, ha il compito di gestire in modo coordinato i servizi e le attività sanitarie pubbliche per l’intero territorio provinciale secondo quanto previsto dalla legge, dal Piano Sanitario provinciale e dalle direttive della Giunta provinciale.

Le prestazioni offerte comprendono l’assistenza medico-generica, specialistica, infermieristica, ospedaliera e farmaceutica e sono erogate, a seconda della tipologia di prestazione, in forma ambulatoriale, domiciliare o di ricovero. L’Azienda è articolata in una direzione generale e 7 direzioni centrali, 13 Distretti sanitari (con o senza presidio ospedaliero) e 2 ospedali: quello di Trento e quello di Rovereto. In base alla “visione” delineata nel Programma di sviluppo strategico, l’Azienda è una rete integrata di persone, strutture, tecnologie e processi che soddisfa le parti interessate al più alto livello possibile.

Il Servizio di Salute Mentale di Trento cura la sofferenza psichica e si adopera per prevenirla. Lavora per migliorare la qualità della vita di quanti vi si rivolgono e delle loro famiglie attraverso l’accoglienza e l’ascolto, interventi programmati o a carattere di urgenza, continuità di cura tra le diverse aree del Servizio, l’attenzione alla famiglia, al contesto di vita e al “fare assieme”.

Nel contesto delle attività riabilitative del centro diurno del Servizio di Salute Mentale di Via Petrarca, il progetto  Tutti pazzi per la musica ... al servizio di salute mentale di Trento ! ha proposto  2 nuovi gruppi riabilitativi a utenti e familiari ed in particolare: un gruppo musicale, una band, con lo scopo di intercettare soprattutto un’utenza giovane con competenze già presenti o desiderosa di apprenderle e che acquisisca un repertorio di musica pop/rock; e un coro che intercetti un’utenza di tutte le fasce d’età sia con competenze già presenti o desiderosa di apprenderle e che si dedichi ad un repertorio di musica popolare e di montagna.

Per i giovani in servizio civile sono previste attività di promozione a carattere generale, attività organizzative e partecipate con utenti, familiari del centro diurno, in particolare con chi  sarà coinvolto nelle attività musicali. Si tratta in particolare di predisporre e distribuire materiale depliant informativo, di informare e sensibilizzare tutti gli operatori del SSM perché si facciano parte attiva verso utenti e familiari nel far conoscere il progetto, di individuare e contattate per eventuali coinvolgimenti associazioni musicali, gruppi e cori del territorio; di raccogliere le  adesioni e di predisporne il registro. I giovani hanno potuto così partecipare all’organizzazione degli incontri informativi per tutti gli utenti, familiari e operatori che hanno aderito al progetto, di supportare l’operatore di riferimento nel contattare gli utenti costituenti dei due gruppi, ricordando gli appuntamenti e accompagnandoli alle prove ed infine organizzando alcuni eventi pubblici.

Queste le emozioni vissute da Emanuele Girardi e Paola Merli:

 

Emanuele Girardi

Visto il progetto, quello che mi coinvolge di più e che mi soddisfa di più, è quando assieme alla band del Centro di Salute Mentale componiamo nuovi inediti. Ascoltare cosa queste splendide persone riescono a tirare fuori è veramente coinvolgente! Da questa esperienza sto imparando che la figura del ragazzo in Servizio Civile è sempre vista in maniera un po’ strana. Non vado d’accordo con tutti i colleghi, molti mi considerano meno di niente. Ma l’importante è cercare un contatto positivo con gli utenti e in questo mi sembra di riuscirci più che bene! Ad ogni modo, il rispetto e la stima sono convinto siano i presupposti per ogni tipo di rapporto.

 

Paola Merli

Suono nella band che abbiamo creato con utenti e operatori del Centro di Salute Mentale e mi piace tutto ciò che riguarda il gruppo, come ad esempio la parte organizzativa, sistemare la sala prove, ecc. Trovo interessante parlare con loro delle loro esperienze personali, dalle quali cerco di cogliere il più possibile per maturare e imparare cos’è la vita. Sto imparando a non avere pregiudizi, a non giudicare, ad essere sempre il più possibile chiara in tutte le cose e a non avere paura degli altri. Dagli utenti in particolare sto imparando a prendere in maniera positiva la vita e soprattutto il fatto che a qualsiasi disastro ci capiti nel nostro percorso c’è sempre una soluzione e una speranza.

 

 

Il progetto Madonna Bianca, 14 Torri, Una Casa Del Sole. Contaminazione È Bello ! invece si inserisce in continuità, al fine di strutturarle meglio e di potenziarle, con iniziative di sensibilizzazione già in essere all’interno della Casa del Sole e da alcuni anni presso il SSM di Trento. I principali obiettivi del progetto sono stati la sensibilizzazione del quartiere sulle tematiche del disagio psichico e sulla promozione della Casa del Sole e della pluralità di offerte di coinvolgimento con attività ed iniziative in modo che la Casa del Sole, ed altri  luoghi di aggregazione del quartiere possano essere occasioni di contaminazione e di buon vicinato. La situazione di arrivo a cui il progetto ambisce è radicare nel territorio attorno alla residenza Casa del Sole, in particolare le 14 Torri, le attività della stessa e strutturale in maniera visibile e organizzata. In questo modo le attività in questione godranno di uno statuto di evidente/maggiore certezza e potranno essere intercettati un maggior numero di cittadini del quartiere; di conseguenza risultano di maggior efficacia rispetto al dato di partenza e a quanto posto in essere sino a d’ora.

Arianna e Francesca sono state coinvolte nell’attività di promozione a carattere generale, attività organizzative e partecipate con utenti, familiari, operatori  e cittadini del quartiere delle 14 Torri. In particolare hanno svolto attività di mappatura di  Associazioni, Enti, Cooperative che potrebbero collaborare con la Casa della Sole nelle  attività e di registrazione delle iniziative all’interno del progetto, ideazione e realizzazione grafica del materiale cartaceo (pieghevoli, depliant, locandine) riguardanti le attività svolte nella Casa del Sole. Molto attive anche nella diffusione del materiale informativo “Liberalmente” che riguarda tutte le attività della Casa del Sole, organizzando incontri di sensibilizzazione anche con la redazione di articoli per i media locali. Hanno inoltre organizzato corsi strutturati e specifici sui temi dello stigma e del pregiudizio, coinvolgendo in attività interne alla Casa del Sole il quartiere, i 2 mondi; infine è prevista l’organizzazione di una “festa” di quartiere capace di interessare e coinvolgere i residenti per riflettere sui temi del disagio psichico.

Il ricordo di quanto vissuto nelle riflessioni delle due protagoniste:

 

Arianna Cavalletti

Il mio progetto è sulla sensibilizzazione e l’integrazione della Casa all’interno del quartiere di Madonna Bianca. E’ un obiettivo molto ambizioso e complesso, ma nello stesso momento realistico e bello. Una meta in cui credo molto. Già nella mia quotidianità, con piccoli gesti, cercavo di abbattere lo stigma e i pregiudizi nei confronti delle persone in generale; quindi ora poterlo mettere in pratica in grande è una fantastica sfida!

Alla Casa, oltre che conoscere e incontrare  persone del vicinato con cui creare delle collaborazioni, cerco di ritagliare più tempo possibile per stare con gli utenti, gli ospiti della Casa, la mia seconda casa. Creare una relazione con loro è una novità che mi riempie di felicità e di soddisfazione.

Mi sento utile per qualcuno, è venuto fuori la vera Arianna, cosa che prima di questa esperienza non riuscivo a fare. Vedere in loro i sorrisi quando arrivo la mattina, riuscire a portarli a una maccheronata, ballare con loro alla festa di carnevale, sentirli raccontare le loro storie perché si fidano, perché ti vedono come amica è la cosa più bella. Sto imparando molto da loro e dai miei colleghi, sto crescendo grazie a questa parentesi stupenda della mia vita.

Sto anche vincendo la timidezza a parlare ad un pubblico, obiettivo già grande! Siamo diventati una grande famiglia, con pregi e difetti. Cerco di cogliere il più possibile dagli operatori: come relazionarsi con gli ospiti, quali sono le cose da non fare, l’essere professionali nei momenti opportuni, oltre che sul piano della psichiatria, mondo che mi ha sempre particolarmente interessata.

Dagli utenti invece sto cercando di imparare che la vita è unica e che rendersi utile per gli altri, per chi ha più bisogno, è una delle cose più gratificanti e non smetterò mai di farlo.

Spesso da noi si sente dire: “UN RAMO DI FOLLIA RENDE PIU’ BELLO L’ALBERO DELLA VITA”.Ci credo pienamente e vorrei condividere questo valore con il mondo! La scelta che ho fatto a novembre, d’iscrivermi al bando, tornassi indietro la rifarei altre 100 volte!!

 

Francesca de Pretis

La mia esperienza di ES.SER.CI. mi fa sentire veramente utile e nel posto giusto, sono proprio diventata “grande”, ho le mie responsabilità, i miei doveri e coltivo la mia passione. L’ obiettivo di quest’anno è trasmettere la mia sensibilità e la mia energia agli altri, far conoscere luoghi e ambienti spesso nascosti dalla paura delle persone. Sono orgogliosa di parlare di questo progetto, sperando di poter lasciare una parte di me a tutti coloro che affronteranno questo percorso. Stare a contatto con le persone che convivono con un disagio psichico mi sta facendo diventare una rete in cui io contamino loro e loro me, e ne sono felicissima!

La Casa del Sole dove passo le giornate è un luogo accogliente e fatto di persone di cuore. Sto imparando che non sempre il lavoro è come lo si vede nei film o come ne parlano i “grandi”, ma può essere anche un luogo da cui prendere, non solo dare, le energie. Quello che è certo è che, alla fine di quest’anno, avrò imparato a mettermi nei panni degli altri e a provare sempre a capire il punto di vista delle persone che mi circondano prima di giudicare!

 

 

 

 

Scritto da Ufficio Esserci | Articolo postato il 11-01-2013

    

Stampa | Invia per mail ad un amico | Condividi su facebook | Condividi su twitter | Login (modifica)

Comments (0)

Nome
E-mail (Non necessaria, non sarà resa pubblica)
Commento
;-) :-) :-D :-( :-o :-O B-) :oops: :-[] :-P
To prevent automated Bots form spamming, please enter the text you see in the image below in the appropriate input box. Your comment will only be submitted if the strings match. Please ensure that your browser supports and accepts cookies, or your comment cannot be verified correctly.
»
This comment form is powered by GentleSource Comment Script. It can be included in PHP or HTML files and allows visitors to leave comments on the website.

1499308 pagine visitate dal 27/9/2011.
A website by Riccardo Tiddi. Webmaster: Es.Ser.Ci.. ©2009