04-03-2013 - Interviste
ADA
Anziani del Trentino: “Facciamo Rete Con La Community”

ADA
Nata nel novembre del 1998, l’Associazione per i Diritti degli Anziani, è riconosciuta come Ente Nazionale avente finalità assistenziali. A.D.A., in tutte le attività di cui si fa promotrice, mette al centro delle sue azioni la persona, ovvero l’anziano bisognoso di cura ed assistenza, mediando l’incontro tra anziano e badante, favorendone le attività sociali le quali aggiungono anni e qualità di vita. L’associazione svolge inoltre un’importante opera di sensibilità e sensibilizzazione attraverso la realizzazione e la programmazione di corsi di formazione, come il care giver, informatica, inglese, attività motoria, convegni ed incontri informativi sulle principali problematiche che interessano del vivere quotidiano dell’anziano. A.D.A. offre inoltre il servizio di sportello di ascolto, segretariato sociale e accoglienza sia per badanti che per anziani, tutti i giorni. L’associazione ADA ha già fatto l’esperienza di avvalersi degli obiettori di coscienza in passato e dei volontari del Servizio Civile con un progetto nazionale. Con i partecipanti sono stati attuati dei progetti riguardanti la sicurezza nei diversi momenti della vita dell’anziano e il progetto che verrà realizzato prossimamente sarà quello dell’integrazione della badante nella famiglia e nell’ambiente di vita dell’anziano. A tale scopo ADA provvederà ad effettuare dei corsi care giver appositamente studiati per formare le badanti secondo le necessità richieste dall’anziano. Inoltre gli anziani vengono aiutati nella distribuzione di pacchi alimentari che pervengono dall’Agea e dal Banco Alimentare. Attualmente vengono distribuiti pacchi a 150 famiglie e a tale proposito saranno sensibilizzati i volontari mettendoli a contatto con realtà disagiate presenti sul territorio trentino.
Anziani del Trentino: “Facciamo Rete Con La Community”
Obiettivi • Creazione di una community: favorire l’alfabetizzazione informatica presso la popolazione anziana e l’utilizzo dei social network per stabilire e mantenere relazioni a distanza: organizzazione corso informatica.
• Gestire lo sportello ascolto e le attività relative alla distribuzione dei pacchi alimentari per chi è in condizioni di povertà.
• Garantire adeguata formazione a chi si prende cura (volontari e operatori) di persone non autosufficienti.
Attività 1. Creazione di una community per raggiungere l’obiettivo, si prevede di creare un gruppo di lavoro, pubblicizzare l’iniziativa, individuare un gruppo di frequentanti del corso base e proporre loro la partecipazione attiva anche alla gestione del sito, realizzare incontri e corsi formativi di livelli progressivamente più elevati, proseguire con momenti condivisi di incontro sul web, rilevare difficoltà, aspettative ed interessi dei partecipanti alla creazione della community visite sul territorio qualora si rendano necessarie. Ai giovani in Servizio Civile è chiesta la partecipazione al percorso formativo sul programma eldy, la progettazione del corso di informatica, la preparazione materiale didattico e di promozione la partecipazione alla raccolta dati nella fase di monitoraggio dei corsi, accompagnamento in qualità di tutor e ascolto dei bisogni espressi e delle necessità degli anziani coinvolti. E’ previsto inoltre l’aggiornamento del sito A.D.A. e la creazione di una sezione per favorire la comunicazione tra i componenti del corso in modo da creare in modo guidato una community autonoma.
2. Gestire lo sportello ascolto e le attività relative alla distribuzione dei pacchi alimentari per chi è in condizioni di povertà. L’attività di segretariato sociale prevede nello specifico l’accoglienza, l’analisi, l’eventuale ridefinizione della domanda di informazione, l’eventuale mediazione professionale che verrà svolta dall’operatore locale di progetto o da altro personale presente in sede; l’orientamento e l’eventuale accompagnamento. Prevede inoltre l’accoglimento e valutazione delle richieste di aiuto pervenute su segnalazione di assistenti sociali ed enti territoriali (comuni, parrocchie). Altra attività prevista per il raggiungimento dell’obiettivo è la gestione di tutte le fasi relative alla distribuzione dei pacchi alimentari, dai contatti con il banco alimentare di Trento all’organizzazione del lavoro dei volontari per il ritiro dei prodotti, dalla gestione del magazzino alla gestione del lavoro dei volontari nella preparazione del pacco viveri; partecipazione attiva alla registrazione dei prodotti, alla preparazione dei pacchi viveri in collaborazione con i volontari dell’associazione e all’attività di consegna dei pacchi alimentari.
3. Per garantire adeguata formazione a chi si prende cura (volontari e operatori) di persone non autosufficienti, è previsto che i giovani in Servizio Civile partecipino alle attività di progettazione dei corsi care giver, gestione dei contatti con i docenti e preparazione del materiale didattico e di promozione; avviamento dell’offerta formativa, monitoraggio, attraverso la somministrazione di questionari ai partecipanti. Saranno inoltre previste le attività di accoglienza badanti/familiari anziani e presa in carico delle richieste di aiuto. Partecipazione alla creazione delle linee guida per i familiari di anziani bisognosi di assistenza.
Katia e Margherita Ferrari
Pensiamo che il Servizio Civile ponga ai giovani la possibilità di rendersi protagonisti all’interno del proprio ente sperimentando le proprie attitudini, migliorandosi.
Un percorso non sempre facile, ma molto utile e costruttivo, che ci ha riempite di gioie e soddisfazioni inaspettate facendoci instaurare bellissimi rapporti amichevoli con gli utenti.
Ci siamo sentite partecipi delle loro vite e questo ci ha insegnato che il saper ascoltare è una dote preziosa.
Con il passare del tempo ci siamo rese conto che sono i piccoli gesti che contano e che troppo spesso ci dimentichiamo. Porgere un sorriso, scambiare una parola, offrire aiuto. Può sembrare tutto banale ma sono azioni che nascondono un tesoro prezioso.
Per quanto riguarda gli “insegnamenti” quest’esperienza ci ha senz’altro aiutato a collaborare in modo sereno e produttivo con i colleghi, instaurando delle buone amicizie, spesso ricavandone positivi scambi di idee.
Grazie all’aiuto della nostra OLP, siamo cresciute a livello personale, mettendoci in gioco e imparando ad essere più responsabili, sapendo che ciò che svolgevamo non era sempre una cosa da considerare banale o scontata, ma che con la passione e la voglia di fare tutto avrebbe reso più luminoso e vivibile il nostro cammino.
Scritto da Ufficio Esserci | Articolo postato il 04-03-2013
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