"SHOAH: Memoria e negazionismo"

Fine gennaio è il momento del ricordo. Un momento per impedire che l'indifferenza e lo scorrere del tempo cancelli gli orrori del passato.
Ogni anno dal 2001, il 27 gennaio, giorno in cui l'esercito sovietico nel 1945 entrò nel lager di Auschwiz, è stato scelto come giornata simbolo per non dimenticare. Giorno della Memoria, 27 gennaio, Shoah, per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico, dei deportati militari e politici, anche italiani, nei lager da parte dei nazisti.
Una giornata dedicata al dovere di non dimenticare come la crudeltà, l'ideologia distorta, l'assenza di ogni valore, l'odio contro altri uomini possano portare l'uomo a compiere le peggiori azioni di cui è capace. Tra i 5 e i 6 milioni il numero approssimativo di ebrei sterminati.

Anche quest'anno a fine gennaio parleremo di Shoah quindi, del genocidio commesso dalla Germania nazista (ma anche dei suoi alleati, vedi le "leggi sulla razza" del 1938 promulgate dal fascismo) nei confronti di tutta a popolazione ebraica d'Europa e che ha coinvolto anche, è necessario sottolineare, gli oppositori politici del regime, i disabili, le popolazioni rom, gli omosessuali, i cosiddetti asociali.
Perché parole come segregazione, ghetto, eccidi, razza inferiore, campi di sterminio, camere a gas, zyklon B, olocausto non possono e non devono né essere dimenticate, né peggio, essere relegate a semplice nozione didattica, magari negata da nuove strane teorie storiche.

A questo scopo, l'Associazione trentina Italia-Israele, con il patrocinio della Provincia autonoma di Trento ha così organizzato, all'interno del programma dellemanifestazioni per la Giornata della Memoria, venerdì 24 gennaio alle ore 20.30 presso la sala Rosa del Palazzo della Regione, in piazza Dante 16 a Trento un incontrodal titolo: "SHOAH: Memoria e negazionismo".
Parteciperà alla discussione Marcello Pezzetti, storico del Centro documentazione Ebraica Contemporanea e direttore del costituendo Museo della SHOAH di Roma.